Una data tragicha e indimenticabile il 19 ottobre 2002, legata alla scomparsa di mio fratello Alessio.

Ci univano la passione per il mare e per le immersioni profonde finalizzate alla ricerca di siti nuovi da esplorare.

Con Alessio e mio padre formavamo un trio molto affiatato e ricordo le immersioni come belle, divertenti ma anche impegnative e affascinanti, con conoscenze più blande e meno approfondite di oggi.

Come per tutti gli sport e discipline ci sono persone più portate di altre e Alessio in ambito subacqueo era una di quelle.
Sott’acqua aveva la capacità di risolvere in modo veloce e efficace i problemi che si presentavano e aveva una propensione a praticare immersioni profonde, supportato da una resistenza psicofisica eccezionale.
Ricercare, sperimentare e migliorare erano obiettivi primari per lui e alla fine degli anni 80 la sua convinzione e determinazione lo portarono a un passo dall’acquisire la tecnologia delle miscele e all’acquisto di un “rov”, ma purtroppo anche se la parola “resa” non faceva parte del suo vocabolario, dovette desistere e rinunciare per problemi di salute.

Lo ricordo dopo ore interminabili di scandaglio alla ricerca di posti nuovi, sempre pronto a immergersi per verificare cosa c’era la sotto e a fine giornata con due immersioni sulle spalle, soddisfatto e contento.
Il tempo cattivo e l’impossibilità di immergersi lo rendevano un po’ contrariato……il mare e le immersioni per lui erano come l’ossigeno per le funzioni vitali.

La vita ha un inizio e una fine ma mi piace credere che mio fratello mi accompagni durante le mie immersioni in solitaria e non ho dubbi che sia li con me.
Tutto ciò che ho fatto e realizzerò d’ora in poi è anche grazie a lui e gli dedicherò totalmente le mie future imprese subacquee.

 

Un'immagine sorridente di Alessio dopo una giornata in mare.